I 40 anni di Edilpiù

Openings n. 2 | 2021

Nuovi orizzonti

di Chiara Tartagni – foto di Gianluca Gasperoni e Marco Onofri

Durante un momento storico così complesso per tutti noi, in cui la società ha dovuto mediare con le proprie abitudini e identificare nuovi confini dell’abitare, festeggiare 40 anni insieme si è rivelato per Edilpiù molto più che una semplice celebrazione.

Tutto è iniziato il 17 giugno con l’inaugurazione di Lunette, l’opera d’arte creata da Federico Babina espressamente per questa occasione. Ai piedi della rocca di Lugo, è così sorta una casa fatta solo di finestre, che nella visione di Babina costituiscono le soglie per eccellenza. Un evento a cui hanno partecipato lo stesso architetto e designer, il sindaco Davide Ranalli, che ha sottolineato la volontà dell’azienda di fare cultura e regalare qualcosa di unico alla città, e la famiglia Bacchini, che attraverso i propri rappresentanti ha potuto raccontare cosa significa per due generazioni costruire una così lunga storia.

Il fondatore Gian Paolo Bacchini ha narrato le sfide e la passione dei primi anni, mentre i figli Marcello e Antonio hanno voluto valorizzare ancora una volta lo strettissimo legame fra Edilpiù e Lugo, così come il ruolo di Lunette in qualità di simbolica chiusura di un cerchio, fatto di ideali, tradizione e visione futura.

«Lunette chiude un cerchio
fatto di ideali, tradizione
e visione futura.»

Si era così creata l’atmosfera perfetta per introdurre in anteprima esclusiva la proiezione di Openings. Sguardi oltre il limite di Francesca Molteni e Mattia Colombo, il viaggio cinematografico che approfondisce il concetto di soglia e di relazione grazie a grandi personalità di architettura, musica, sport, arte e territorio. Fino alla fine di ottobre, Lunette è rimasta aperta a cittadine e cittadini di Lugo, così come alle persone di passaggio, che hanno potuto fisicamente mettere alla prova il proprio concetto di soglia e posare sulla città uno sguardo inedito, attivo, anche giocoso. Non a caso, bastava passare accanto a Lunette in qualsiasi ora del giorno per vedere bambine e bambini fare la spola fra una finestra e l’altra, inventando storie e spiandosi a vicenda. Edilpiù ha poi dedicato la giornata seguente a tutte le persone che sono entrate a far parte di questo percorso lungo la via e che continueranno a scriverne la storia insieme all’azienda. I presenti hanno potuto vivere un’esperienza indimenticabile della Romagna, all’insegna di cultura, natura e relax. Un momento di esplorazione multisensoriale che si è concluso con un’ulteriore scoperta: quella di nuovi gusti e nuovi modi per esaltarli. Al Ristorante San Domenico di Imola, Massimiliano Mascia ha fatto assaporare agli ospiti l’esperienza di questo «spazio per la felicità», dove il genuino incontra l’inventiva secondo il susseguirsi delle stagioni. Un modo per ringraziare coloro che hanno dato il proprio contributo al viaggio di Edilpiù e per stringere ancora di più quelle fertili connessioni da cui tutto parte e che tutto restituiscono. Perché, secondo le parole di Gian Paolo Bacchini, «l’impresa crea ricchezza per tutti, occupazione, servizi e rende migliore la vita della comunità a cui appartieni».

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