Fra LuOgo e Lugo

Openings n. 1 | 2022

L’aggregazione fluida

di Chiara Tartagni – foto di Gianluca Gasperoni e Marco Onofri

L’inaugurazione di LuOgo ha rappresentato molto più che un evento “standard”. Si è già rivelata l’occasione per tradurre in realtà il più potente obiettivo di questa arena all’aperto: diventare un elemento di aggregazione nel cuore della città di Lugo. Il progetto ha trovato linfa vitale grazie all’unione di intenti del collettivo orizzontale, di Edilpiù e dell’amministrazione lughese. È stato proprio il Sindaco di Lugo Davide Ranalli a identificare nell’urbanistica e nell’architettura «gli strumenti con i quali attraversare questo tempo difficile». Ed ecco che LuOgo si fa portatore di un principio fondamentale: «lo spazio urbano deve essere strumento di incontro tra le persone e le idee».

Marcello Bacchini ha esplicitato quei valori che mettono in comunicazione Edilpiù con il territorio lughese e le persone che lo costruiscono e lo fanno progredire ogni giorno. LuOgo è quindi il «perfetto esempio di come una microarchitettura temporanea possa porsi come elemento di aggregazione in città, proponendosi come spazio trasformista e permeabile con la piazza e i cittadini. LuOgo mette al centro le persone e le relazioni che si generano fra cittadini e città, ma anche fra le aziende che hanno aderito al progetto».

Diverse sono infatti le imprese che hanno voluto contribuire attivamente alla realizzazione di LuOgo, facendone un esempio virtuoso di come si può fare rete e al contempo portare valore aggiunto al tessuto cittadino. Non a caso, l’evento e la serata che ne è seguita hanno visto la partecipazione di una cittadinanza incuriosita e coinvolta, anche grazie alle precedenti giornate di workshop. È stato del tutto spontaneo prendere posto all’interno dell’arena, in piedi o seduti, così com’è stato naturale per i bambini sperimentare ed esplorare gli spazi presenti (compresi altalene e scivoli). La condivisione, agevolata dalla “spinta gentile” di LuOgo, si è fatta così fluida, autentica e genuina. Gran finale dell’inaugurazione è stata la splendida performance musicale di Matteo Scaioli, in collaborazione con il Ravenna Festival. Compositore, strumentista e produttore ravennate, Scaioli ha dato vita a un momento magico in cui la tecnologia moderna si è unita al sound unico dato dai grammofoni a manovella: una sorta di macchina del tempo, perfettamente coerente con l’atmosfera di un LuOgo universale. Perché quando lo spazio cittadino e la cura del bene comune coincidono, è possibile godere di un benessere che da individuale si fa collettivo. E viceversa.

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