Lo spazio vivibile

Openings n. 1 | 2021

Incorniciando il Paesaggio, Dorgali Sardegna

Soglie fra luce e ombra

di Chiara Tartagni

Per Quick Lighting lavorare sulla luce significa enfatizzare l’ombra. Paradossale? Forse no. Ne abbiamo parlato con la Vicepresidente Chiara Marzucco e con Alice Montanari, Communication Manager.
Come lavorate sulla luce in qualità di soglia?
Se pensata correttamente, la luce diventa concreta. Non puoi toccarla, ma può emozionare. Nel nostro lavoro la soglia è lo spazio che si frappone fra l’idea progettuale e la soluzione: siamo noi a mettere le idee del progettista a terra. Il cliente privato supera invece la soglia fra il pensare al proprio spazio illuminato e il godersi l’emozione di viverlo. Noi fungiamo da guida nelle scelte, creando una partnership e lavorando per il miglior risultato possibile: qui sta la nostra credibilità e per questo lavoriamo solo con aziende italiane.
Qual è il punto di vista esterno sul valore della luce e qual è la sua funzione civica?
Negli ultimi anni si è compreso che un’illuminazione corretta può cambiare uno spazio. L’esempio perfetto è l’illuminazione della facciata del Teatro Alighieri di Ravenna: ha assunto una forma totalmente diversa, che in realtà era già lì, ma non era mai stata enfatizzata e la città non aveva mai potuto apprezzare. Anche l’illuminazione esterna del Museo Classis fuori Ravenna ha permesso una riqualificazione dell’area. Il Comune ha capito l’importanza della luce, del risparmio di risorse e della funzione green di un nuovo impianto a minor impatto possibile grazie all’utilizzo di luci a LED, così come gli studi d’architettura hanno compreso che l’illuminazione va studiata da progettisti illuminotecnici. È così che la città diventa vivibile in ogni ora del giorno: un concetto molto importante soprattutto oggi. Sull’onda di quanto stiamo vivendo, si sta poi sviluppando l’illuminazione outdoor. Dopo tanto tempo in casa, abbiamo voglia di vivere il giardino, che può diventare uno spazio personale, una vera dimensione in più. Dato che le origini di Quick sono nella nautica, usiamo materie prime d’eccellenza che si prestano perfettamente al mondo outdoor.
Dove c’è luce c’è anche ombra. Come definiscono una soglia?
Sono estremamente legate. Noi enfatizziamo l’ombra e poniamo l’accento dove serve. L’ombra permette di far risaltare tutto ciò che è interessante. Nello spazio in cui sono presenti, l’ombra rappresenta l’inattività, la luce l’attività, e non sono per forza statiche. Ad esempio, in ambito museale, il binario che può spostare i corpi illuminanti permette di mettere in rilievo ciò che vuoi in base all’esposizione. Sembra un passaggio molto fluido, come quello fra musica e silenzio. A proposito di musica, il Ravenna Festival 2020 è stato una grande emozione proprio perché si veniva da mesi di silenzio. Lo stesso vale per un edificio che viene illuminato dopo che è stato sempre spento. È un po’ come scolpire una scultura da un materiale grezzo, o cucire un abito sartoriale. Si tratta di un dialogo, di mettere insieme le idee per valutare le necessità effettive e le soluzioni più efficienti.
Come avete lavorato sulla luce per la mostra Álvaro Siza. Viagem sem programa ai Magazzini del Sale di Cervia?
Il museo è uno spazio meraviglioso per ristrutturazione e illuminazione. Noi abbiamo selezionato le nostre Ed Pole per porre l’accento dove serviva. Le piantane hanno un’unica sorgente, diretta verso l’opera. Possono scomparire nell’ambiente per dare il ruolo di protagonista all’arte. Ed essendo molto leggere, possono essere spostate dove necessario. Abbiamo fatto insieme ai curatori uno studio in loco della dimmerazione della potenza, in modo che al momento dell’accensione le luci fossero già settate per valorizzare al meglio le opere.
Avete un metodo fluido anche nella diversità dei vostri progetti.
Pensiamo di essere prima di tutto un’azienda di servizi, non di prodotti. L’unica cosa fondamentale per noi è soddisfare il cliente, anche quando significa creare nuovi prodotti e pensare soluzioni ad hoc. Più che la flessibilità, ci contraddistingue la presenza.

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